Tivoli

La storia

Villa D'Este Risale al 1215 a.C. e prende il nome dall'eroe Tibur del quale tutt'ora conserva, oltre al nome, anche innumerevoli associazioni storico mitologiche.
Il susseguirsi delle epoche storiche ha lasciato alla città una varietà di testimonianze che attraversano il Medioevo e il Rinascimento arrivando sino ai giorni nostri.

Villa D'Este

Il patrimonio artistico
Oltre alle più note Villa Adriana, Villa d'Este e Villa Gregoriana ricordiamo il Tempio di Ercole Vincitore, attualmente completamente restaurato, l'Anfiteatro romano e il Duomo di San Lorenzo, le Case Torri e la Chiesa di San Michele, la Rocca Pia e il Ponte Gregoriano.

Dal Grand Tour ai giorni d'oggi

Villa Adriana Con i cunicoli artificiali fatti costruire da Papa Gregorio XVI, lunghi più o meno 280 m., furono allontanati i pericoli di rischio alluvioni da Tivoli e deviato il corso del fiume. Da qui nacque la famosa cascata. Il progetto fu portato a termine in meno di due anni, a partire dal 6 luglio 1832.
Intorno a tale modificazione si sviluppò un interesse di carattere turistico che gradualmente contribuì all'incremento della zona. Questo costituì per i viaggiatori del Grand Tour un'ambita meta e fece del sito una delle maggiori attrazioni di Tivoli. Ancora oggi è possibile ammirarne i preziosi particolari artistico-naturalistici. Il Ponte Gregoriano, la Grotta di Nettuno, e le tante lapidi intestate a imperatori e imperatrici, re e regine, ritrovavano nella bellezza del parco la magia del paesaggio italiano coniugato con l'impressionante valore di una storia millenaria.